Sferico "Il futuro del mondo"
125x90cm
dipinto olio e abra su tela
Opera impressa su tela, pittura ad olio a velatura. Originale. Una fonte luminosa lontanissima irradia d’infinito la sostanza immateriale delle nuvole, tramandate dalla genesi in un roseo fenomeno aurorale che avanza su un futuro ormai prossimo. Il cielo è sfondo e non luogo. La strategia dei volumi, accelerati da prospettive a carattere pluriprospettico, creano percorsi di stampo simbolico, dove la combinazione di colore e luce portano dinamica in un’ottica di funzionalità visiva. I personaggi sono posizionati secondo una geometria spaziale intuitiva che ne regola i movimenti, le linee curve rafforzano o contrastano le linee di forza. L’assenza delle ombre proiettate da all’opera, caratteristiche di un mondo sospeso, dove ogni figura gode ed emana luce propria, a memoria della sorgente luminosa. L’imponente muraglia si innalza a difesa dell’Eden, la sua tinta di sangue ricorda il colore del sangue dell'agnello biblico. L’impianto dell’opera si divide in tre spazi primari; la landa di paradiso è la più estesa ma coperta dal ingombro del muro. La luce va decrescendo da sinistra a destra per la chiusura progressiva degli spazi.
Sferico “Il futuro del mondo”
125x90cm
dipinto olio e abra su tela
Sferico "La persistenza della vita"
135x90cm
dipinto olio e ambra su tela
Il nucleo originario centrale si apre e moltiplica in più dimensioni, in una proiezione metafisica che indaga un ipotetico mondo dell’aldilà, ma non è che il momento di passaggio. Le linee di forza spingono verso l’alto, tutto tende a quel quid sconosciuto che sta dietro alle cose e di cui ogni uomo ne intuisce l’esistenza. L’impianto assonometrico sottolinea, con le parallele, la non fine delle cose. Se l’uomo contemporaneo vela la morte dietro a uno specchio, Sferico lo spacca per superare l'immagine con l'immaginario e una profondità di campo maggiore.
Sferico “La persistenza della vita”
135x90cm
dipinto olio e ambra su tela
Sferico "Il peccato originale"
130x130cm
dipinto olio ambra e oro zecchino su tela
Il rigoglioso giardino dell'Eden lascia lo scenario a un suolo arso dal peccato originale, ma sulla superficie affiorano tracce fossili, come buche dentro le quali è depositato e conservato il DNA dei semi che Dio sparse in ogni dove. La predominanza di superficie terrestre spinge inverosimilmente il cielo verso l'alto in una compressione che sfocia in grave sfumatura crepuscolare. L'acqua edenica si è inquinata e purificata rimanendo medesima dal primo giorno, assume perciò valenza simbolica dell'amore incondizionato di Dio. L’acqua è quel quid che fa da legante nello svolgersi del racconto in atto, anche per la sua assenza nell’aridità del suolo. Da un apparente caos si fanno strada percorsi nella dinamica di indizi e connessioni che forniscono coordinate per potersi muovere nella mappa del complesso racconto e decifrarne il senso. Destino di una zattera che naviga l'oceano dello spazio.
Sferico “Il peccato originale”
130x130cm
dipinto olio ambra e oro zecchino su tela
Il mondo contemporaneo, basato sull’immagine sviluppata su criteri psicologici ed effetti speciali, ha ridotto il potere immaginativo individuale. In Sferico si ha il processo inverso, cioè il fare artistico non come affermazione personale, ma aperto all’intuito creativo del fruitore nel quale lo stesso artista si pone.
Lo sfumato è ottenuto con pennelli sottili in una progressione di passaggi che portano la materia a rarefarsi nella sfumatura. Nel mondo pittorico di Sferico il chiaroscuro segue la logica costruttiva della linea formando i volumi; la luce è intrinseca all’oggetto e per questo le ombre proiettate sono rare, come nel periodo bizantino, dove le figure erano stagliate sul fondo, mentre nelle strutture la luce serve ad accelerare e a strutturare lo spazio in valenze simboliche.